Motori per inverter (serie IN)
Dal punto di vista meccanico, data l’equilibratura dei rotanti di grado G6.3 secondo ISO 1940-UNI 4218, ove necessita, si possono raggiungere in zona di deflussaggio circa 3 volte la velocità nominale del motore, senza contatti rotore statore.
È presente un inserto in acciaio nella sede del cuscinetto che permette con una certa sicurezza di evitare movimenti radiali dell’anello esterno (a discrezione ufficio tecnico). In questo tipo di motori il cuscinetto è precaricato da un anello elastico appropriato, che elimina i giochi meccanici residui all’interno dei cuscinetti stessi.
Per le grandezze da noi utilizzate, i cuscinetti sono a una corona di sfere con velocità di rotazione dell’ordine di 10.000 rpm (giri/minuto), un’ulteriore garanzia di durata e silenziosità del motore.
Dal punto di vista elettrico i motori sono realizzati con avvolgimenti speciali a doppio strato e passo raccorciato, con lo scopo di eliminare armoniche indesiderate di coppia, per soddisfare le esigenze di controlli a velocità variabile. Sono sempre utilizzate lamiere magnetiche a bassa perdita, con rapporto favorevole (cave statore/ cave rotore). Sono utilizzati sistemi di isolamento speciali, rinforzati. Indicativamente, con questo tipo di motore si può deflussare circa 2 volte, mantenendo costante la potenza di targa (2p - 6000 rpm). Ciò per motori 2 e 4 poli, alimentati alla tensione massima di targa stellata Y.
Si può ancora utilizzare questo tipo di motore collegato a Δ (e alimentato dall’inverter in modo da arrivare a coppia costante nominale, alla V nominale stellata Y, con verifica del servizio termico.
Esempio:
un motore 230V/400V/50 Hz si collega a Δ e lo si porta a coppia costante fino a 400V/87Hz.
Le potenze disponibili indicativamente sono quelle da catalogo. Se si scende a funzionare al di sotto dei 50Hz, o a caratteristiche diverse dalle nominali di targa, è imposto l’uso della servoventilazione.
Motori monofase ad alta coppia di spunto
Sono motori provvisti di dispositivi che hanno lo scopo di connettere, in parallelo al condensatore di marcia, un condensatore di spunto che, una volta avviato il motore, viene disinserito automaticamente rilevando diverse grandezze in funzione del dispositivo utilizzato. Le coppie motrici ottenibili allo spunto [Nm], sono paragonabili a quelle di un motore trifase equivalente.
Condensatore elettronico (ME)
È un dispositivo elettronico temporizzato integrato nell’involucro di un condensatore a carta impregnata.
Questo dispositivo, al momento dell’alimentazione del motore, quando il condensatore di spunto è in parallelo a quello di marcia, attiva un timer che dopo un certo periodo di tempo disconnette il condensatore di spunto stesso, ottenendo così l’alta coppia di spunto, consente cicli start-stop ogni 6 secondi.
Klixon (MA)
È un relay amperometrico, il quale quando la corrente allo spunto è elevata, agendo tramite una bobina e un’ancora mobile con contatto elettrico, vince la forza di una molla antagonista, connettendo in parallelo al condensatore di marcia quello di avviamento.
Nel momento in cui il motore si è avviato, la corrente assorbita cala e la molla antagonista questa volta è in grado di vincere la forza elettromagnetica della bobina per cui disconnette il condensatore di spunto.
Tale dispositivo è disponibile in varie portate amperometriche, ed è omologato secondo norme UL e CSA.
Disgiuntore centrifugo (MC)
È un dispositivo molto stabile in quanto rileva i giri al minuto del motore. È composto da una parte rotante calettata sull’albero motore, da una parte elettrica debitamente isolata, calettata sullo scudo posteriore al motore e da una calotta in alluminio di protezione meccanica, con guarnizioni di tenuta, che assicurano una protezione IP 55 all’insieme. La protezione completa del motore con disgiuntore centrifugo in IP 55 tramite calotta in alluminio, è una esclusiva della Ditta NERI (a richiesta).
Senza calotta di protezione (stan- dard):
Disgiuntore interno al motore (tranne IEC 100)
Questo dispositivo ha un contatto normalmente chiuso tramite molla; quando il motore inizia a girare, la forza centrifuga, agendo su due masse rotanti sull’albero, esercita una forza che raggiunto il numero di giri nominali vince l’opposizione della molla aprendo il contatto e sconnettendo il condensatore di spunto servito per ottenere l’alta coppia motrice di avviamento.
È omologabile secondo norme UL o CSA (a richiesta).